Il centro Guerrieri chiude dopo 60 anni, licenziate le dipendenti

ROSETO DEGLI ABRUZZI – Ultimo giorno di lavoro ieri per due delle tre dipendenti dell’Afgp Guerrieri, storico centro rosetano dell‘Associazione di Formazione Giovanni Piamarta’ che a inizio anno aveva annunciato la cessazione delle attività formative in Abruzzo a partire dal 31 agosto. Ieri la consegna delle lettere di licenziamento, con effetto immediato, prima del tentativo di conciliazione alla Direzione territoriale del lavoro per raggiungere, entro 20 giorni, un accordo sull’indennità di fine rapporto. Il centro in realtà continuerà a gestire, fino a gennaio, le attività residue legate ad un progetto per l’inclusione lavorativa degli immigrati. Di fatto, però, con i due licenziamenti si chiude un’esperienza iniziata nel 1955 con l’arrivo a Roseto dei primi sacerdoti della congregazione bresciana ‘Sacra Famiglia di Nazareth’ fondata da San Giovanni Battista Piamarta. “Sono venuti meno i fondi regionali necessari per andare avanti – spiega il Gianluigi Bonanomi, direttore generale dell’Afgp che ha sedi anche a Milano e Brescia – la scelta per noi è stata obbligata. Non è escluso però che il centro possa andare avanti con altre congregazioni”. Intanto l’Afgp ha già informato il Comune di Roseto che, da settembre, non gestirà più il servizio pomeridiano per il sostegno allo studio della ‘Cittadella dei giovani’ (una quarantina le famiglie rosetane che ne fruivano, 6 gli educatori coinvolti nel progetto). Contro la chiusura del Centro Guerrieri, che in 60 anni di storia ha formato circa 4mila giovani espulsi dal circuito scolastico tradizionale, nei mesi scorsi si era mobilitata tutta la politica rosetana. Le stesse dipendenti avevano avviato una raccolta firme (400 quelle raccolte) per spingere l’Afgp nazionale a tornare sui propri passi. Ieri l’ultimo capitolo, il più triste, con la consegna dei licenziamenti cui adesso seguirà un tentativo di conciliazione alla Direzione territoriale del lavoro per raggiungere un accordo sull’indennità di fine rapporto.